DOMENICO UCCIOBIONDI
Nasce nel novembre del 1946 a Ceglie Messapica- Brindisi. Dopo le Magistrali a Taranto porta a termine la sua formazione con gli studi in Pittura presso l’ Accademia di Belle Arti di Lecce (1977-80). Avvia l’attività artistica nel 1973 sviluppando una produzione pittorica e grafica. Sino al 1980 segue le poetiche della tradizione espressionista legate a problematiche sociali, esistenziali e della questione meridionale. In questo periodo intraprende il lavoro grafico di inchiostri ed incisioni che accompagnano sino al 1984 il corpus poetico della poesia di Pietro Gatti. Cura cartelle e produce opere d’ incisione stampate in proprio su torchio calcografico a stella. Dopo una pausa di riflessione di circa due anni propone un rinnovato repertorio visivo aniconico, d’ispirazione informale (1986-90) non senza suggestioni materico- gestuali (1991-98). Sono da ricordare, di questo intenso periodo, i cartoni e le tele di grande formato portate in mostra alla galleria Fumagalli di Bergamo (1993) e successivamente a Firenze (1994) da Spazio Tempo, dove inizia l’intensa collaborazione con il gallerista Carlo Frittelli e la galleria Frittelli arte contemporanea. Con la mostra di Matera (1999) e a seguire quella di Milano da Spazio Consolo (2000), Biondi inizia un nuovo percorso pittorico incentrato sulla introduzione di inserti vili, carte, stoffe, pigmenti, l’uso del carbone e sull’apporto di composizioni scritturali: le REINCARTAZIONI. L’artista le risolve sintetizzando un proprio ZAPPING pittorico, finte quinte di un teatro senza O e senza I. Il lavoro di Biondi dunque si è arricchisce e modifica nel tempo. Di forte impatto visivo restano le INSTALLAZIONI SOTTO FORMA DI SCULTURE, simulacri della contemporaneità, sorta di soluzioni plastiche, messe in scena neopop- concettuali che l’artista inizia a scoprire nel 2002. Assai significative sono le recenti ALTOPITTURE che coniugano materiali vari, colore e terza dimensione. La sua ricerca estetica più matura è rivolta ai nuovi linguaggi della medialità con cui si confronta costantemente. Di fatto le sue INSTALLAZIONI INTERMEDIALI mettono in relazione video e soluzioni plastiche, corpo e oggetti: significativa l’opera “ Durch den Kamin” per il Treno della memoria (2006-07) in cui un video roteante interagisce con tre sculture all’interno di un vagone merci ( mostra itinerante con soste nelle stazioni di Lecce. Taranto. Brindisi. Bari) e l’installazione “ la Rivoluzione sono io.2” con la performance “Cabaret Paradisiaco” dove l’artista dialoga con l’opera di Pino Pascali, per “Obiettivo Mediterraneo” presso il Castello Carlo v di Lecce (2011).
Biondi si interessa di ricerca teatrale sin dal 1982 allorquando fonda e dirige il collettivo del “Teatro della Calce” con cui realizza azioni performative di intensa suggestione e mette in scena opere di Witkacy, Attar, Maeterlinck, Groppali, e scritture proprie ” Calce Viva” (1983), “Unadiecicentomille nero Vite” (2006) e “Afa” (2007).
Con l’altopittura “ La Rivoluzione sono io.1” è presente alla 54^ Biennale d’Arte di Venezia- padiglione Italia (2011).
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private ed è presente in istituzioni museali: Palazzo Sarcinelli- Conegliano Treviso, C D’AC- Università del Salento- Lecce, Museo d’arte contemporanea Carlo Levi- Aliano, Museo d’arte sacra contemporanea- Arcivescovado- Lecce, Pinacoteca Comunale- Novoli, Museo del’Epicentro- Barcellona- Messina.
Interessanti sono alcune progettazioni e realizzazioni di opere in vetro di grande formato, anche di soggetto sacro.
Del suo lavoro hanno scritto: Donato Valli, Rolando Bellini, Antonio Miccoli, Romano Battaglia, Massimo Guastella, Luciano Caramel, Antonella Marino, Domenico Blasi, Toti Carpentieri, Antonio Basile, Lucio Galante, Franco Sossi, Marina Pizzarelli, Angelo Lippo, Teresa Ciulli, Giovanni Amodio, Flaminio Gualdoni, Emiliana Biondi, Carlo Frittelli, Franco Ungaro, Marinilde Giannandrea, Alberto Fiz, Luca Beatrice, Santa Fizzarotti Selvaggi, Lorenzo Madaro, Angela Romano.
Gallerie di riferimento:
Frittelli arte contemporanea - Firenze
Opera Arte & Arti - Matera
SpazioSei - Monopoli